Sono un giovane architetto che ama scrivere. Mi è sempre piaciuto leggere, iniziare a scrivere è stata la naturale evoluzione di questa mia passione.
Non sono nato architetto, nè sognavo di farlo da piccolo.
E no, non disegnavo solo case e grattacieli.
Onestamente pensavo più a giocare in cortile e a leggere.
Crescendo ho dovuto intraprendere un percorso di carriera, che mi ha portato a studiare da geometra, ho iniziato a lavorare nell’edilizia giovanissimo, appena diplomato ho iniziato come tirocinante in uno studio d’architettura di Milano.
Arrivato a 21 anni ho dovuto scegliere cosa fare nella vita, come capita più o meno a tutti.
Potevo restare un tecnico e specializzarmi in ambiti più settoriali (e comunque indispensabili) come la topografia ed il catasto, oppure fare lo step necessario per creare.
E fu lì che scelsi un mestiere a cui mi sono appassionato studiandolo al Politecnico di Milano, iniziando la mia esperienza da architetto subito dopo la laurea, in una società di ingegneria e architettura.
Durante il corso dei miei studi ho collaborato con vari professionisti seguendo numerosi progetti in vari ambiti (appartamenti, asili, discoteche, hotel) spaziando dalla progettazione antincendio alle smart cities, dalla progettazione preliminare a quella esecutiva. Queste molteplici esperienze mi hanno fornito una visione olistica di quello che è il processo progettuale e i problemi che possono insorgere in ogni fase della costruzione.
Non è stato un percorso nè facile nè lineare..
Ora lavoro tra Milano e Monza come libero professionista.
Mi occupo di progettazione definitiva ed esecutiva, APE, aggiornamenti catastali, pratiche edilizie, direzione lavori e progettazione antincendio. Tutto il mio bagaglio tecnico è volto ad un unico obbiettivo: evitare problemi futuri ai committenti.
Spesso chi si affaccia per la prima volta alla professione è digiuno di norme fondamentali che hanno la possibilità di bloccare il processo costruttivo o addirittura provocare danni economici o far rientrare nel diritto penale il Committente (ad esempio se inavvertitamente viola la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro o se gli spazi da progettare riguardano un attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco).
Mentre i Committenti molto spesso non hanno cognizione della complessità che si cela dietro un progetto, del labirinto di norme e regolamenti in cui è necessario districarsi prima di far partire il cantiere senza rischi di richiami da parte degli enti pubblici che inevitabilmente ritarderebbero le tempistiche ipotizzate, delle difficoltà e dell’esperienza che sono necessarie per gestire una ristrutturazione garantendo che ogni lavorazione sia eseguita a regola d’arte e nel contempo che tutta la parte documentale sia a norma.
Sia la cura della parte documentale (quella che riguarda i documenti collegati ai lavori previsti) sia la parte esecutiva (il momento in cui si effettuano i lavori) sono fondamentali per evitare problemi futuri. Perchè se i lavori sono fatti male e i tubi perdono dopo 2 mesi ci saranno problemi futuri. Se ti promettono di svolgere un lavoro in 2 settimane quando di media serve un mese e di conseguenza il massetto non si asciuga adeguatamente, ci saranno problemi futuri. Se sbagli ad inquadrare il tipo di intervento edilizio che realizzerai…bè indovina, ci saranno problemi futuri.
Esistono molti blog che trattano un aspetto specifico del processo edilizio,
Questo blog è il mio quaderno d’appunti dove condivido la mia esperienza le mie ricerche e l’evoluzione del mio essere professionista.
E’ un luogo dove scrivo al me del passato, colui che cercava gli articoli e le informazioni quì pubblicate ma che è diventato scemo per cercarle, capirle ed acquisirle.
Con il passare del tempo, dei lavori svolti e delle abilitazioni ottenute è aumentato il mio bagaglio tecnico e professionale
Questo è il blog di cui avrei avuto bisogno quando iniziai la mia carriera.