La domenica, si sa, per certi versi può assumere contorni particolari. Il rischio di annoiarsi infatti è sempre in attesa dietro l’angolo.

Per i residenti in Lombardia, ogni prima domenica del mese questo rischio è ridotto.

Se sei residente in Lombardia saprai dell’esistenza di un’iniziativa dedicata alla cultura. Sto parlando dei musei aperti gratuitamente ogni prima domenica del mese. Tutto ciò è fantastico se:

abiti in Lombardia ed…

…è la prima domenica del mese.

domenica in lombardiauna movimentata domenica (photo by Boris Dunand)

Questo significa che se abiti fuori dalla Lombardia o non è la prima domenica del mese non conviene andare all’interno di un museo?

Assolutamente no!

Esistono infatti musei totalmente gratuiti, aperti 24/24 in tutta Italia, che offrono esperienze coinvolgenti e di cui si ignora completamente l’esistenza.

Sto parlando dei:

MUSEI “NASCOSTI”

Ogni volta che prendi il treno e scendi a Milano centrale se esci verso piazza Duca d’aosta ti trovi davanti l’accattivante sagoma del Pirellone. Il cielo è limpido e la temperatura mite, il tempo ideale per una bella passeggiata, decidi quindi di dirigerti a piedi verso piazza Caiazzo.

Mentre attendi che il semaforo diventi verde il tuo sguardo si posa su quello strano edificio ricoperto di piastrelle a cui presti una rapida occhiata prima che scatti il verde e poi via, verso la tua meta.

I tre edifici che ti ho citato sono distanti poche centinaia di metri l’uno dall’altro, raggiungibili in una passeggiata di 10 minuti.

Sono disponibili giorno e notte ogni giorno (giusto ad onore di cronaca, l’edificio verde che ti ho citato è un’opera di Gio Ponti, si tratta del palazzo per residenze e uffici “Montedoria”).

musei gratis Photo by Scott Webb

I musei di cui parlo sono le nostre Città, e le opere che ospitano sono le architetture. Proprio come in un museo è possibile muoversi,  fermarsi, rimanere incantati, emozionarsi e riflettere, fare due chiacchere e fermarsi al bar dopo la visita (in questo caso anche durante la visita).

Non male eh?

Tuttavia è necessario

PROCEDERE CON CAUTELA

Certamente descrivere l’architettura semplicemente come una forma d’arte visiva o scultorea significa ridurre seriamente il suo ruolo all’interno delle nostre vite. L’architettura ha il potenziale per stabilire e influenzare relazioni, suscitare risposte emotive e anche per influenzare il nostro comportamento.

L’architettura è l’arte pratica, poetica e filosofica con la quale l’uomo organizza e dà forma allo spazio; è il mezzo con cui attribuisce senso al mondo spazialmente e fisicamente, una sorta di filosofia tangibile.

Provo a spiegare meglio la questione: la filosofia esprime dei concetti usando le parole, le organizza in una serie di teorie per cercare di dare un senso al mondo, l’architettura invece usa lo spazio.

Photo by Artem Kniaz

Un modo più utile di comprendere l’architettura può essere ricavato, ironicamente, dal modo in cui la parola viene usata rispetto ad altre forme d’arte, in particolare alla musica. Quando si studia una composizione musicale si usa dire l’ “architettura” di una sinfonia riferendosi all’organizzazione concettuale delle sue parti in un tutto, questa organizzazione costituisce la sua architettura.

Spesso quando si è in un museo ci si trova davanti ad opere di cui fatichiamo ad afferrare il senso, perché ci manca un dato, non conosciamo gli “ingredienti” con cui quell’opera è stata realizzata.

Per questa ragione è necessario conoscere

GLI ELEMENTI PRIMARI DELL’ARCHITETTURA    

Durante la nostra visita all’interno di un museo giunge spesso in nostro soccorso una targhetta disposta vicino all’opera che stiamo osservando e che ci aiuta a comprendere il significato di quello che stiamo guardando. Kandisky nel suo libro “Punto linea superficie” afferma;

“ora dobbiamo distinguere, prima di tutto, gli elementi primari da altri elementi, cioè gli elementi senza quali un’opera, in una determinata specie di arte, non può assolutamente nascere”

Per analizzare un problema o un oggetto complesso come un’architettura è utile procedere scomponendolo nei suoi elementi primari e quindi poi procedere a ricomporli, in questo modo potrai comprendere le relazioni che li legano reciprocamente e farti un’idea di come funziona l’insieme.

Vedila come una sorta di puzzle, dove inizialmente hai una serie di pezzi all’apparenza senza senso ma dopo che ci passi del tempo a rifletterci sopra incomincia ad emergere un disegno. Se adori risolvere puzzle, ti ho ho appena svelato l’esistenza di puzzle da milioni di pezzi. 😉

Photo by Wonderlane

Per iniziare a comprendere l’edificio che stai guardando (e a risolvere il puzzle) è necessario conoscere i principali elementi primari dell’architettura, che sono:

L’area:

Ogni edificio è inserito all’interno di un’area. Un’area ben chiara può essere una radura nella foresta o un campo allestito per una partita di calcio, una distesa di acqua, può avere bordi definiti (come un recinto) oppure può, ai suoi bordi, fondersi gradualmente con l’ambiente circostante.

La piattaforma:

Una piattaforma è un elemento che solleva una porzione di un’area sopra il livello del terreno.Uno dei primi esempi di piattaforma sono la base dei templi greci e l’altare.

Il simbolo:

Un simbolo identifica un posto occupando un punto particolare e distinguendosi per questa ragione da ciò che lo circonda. Può essere un palo piantato nella sabbia, una pietra in piedi o una statua, o una bandiera su un campo da golf un campanile della chiesa o un blocco di uffici particolarmente elevato.

Photo By Michael Jasmund

Il punto focale:

Il concetto di punto focale ha origine dalla parola “focus”. In architettura può significare qualsiasi elemento che diventa un punto focale rispetto all’intorno. Questo potrebbe essere un camino, ma potrebbe anche essere un altare, un trono, un’opera d’arte etc.

Il muro:

Un muro divide un posto da un altro. Un “Muro”  comprende tutti i tipi di barriera che dividono uno spazio dall’altro: una recinzione, una siepe,una diga, un fossato … o anche semplicemente una linea tracciata sul terreno.

La copertura:

Una copertura divide un’area dal cielo, riparandolo dal sole o dalla pioggia. Così facendo, una copertura crea anche un’area particolare sotto di essa. Esistono vari tipi di copertura ed ognuna di essa ha proprietà uniche. Può essere una cosa semplice come un pergolato o un albero, i quali offrono riparo dal torrido sole estivo, oppure qualcosa di articolato come il Guggenheim Museum di Bilbao, dove la copertura assume connotati anche scultorei.

Il percorso:

E’ il posto lungo il quale ci si muove. Un percorso può essere dritto o svilupparsi irregolarmente attraverso il terreno. Può essere un ponte che permette di attraversare un vuoto; oppure essere inclinato come una rampa. Un percorso può essere definito dal materiale con cui è composto, una pavimentazione o una colata di asfalto  o definito semplicemente dall’uso – non più di una linea di usura a terra a causa del calpestio dei piedi.

Le aperture:

Le aperture comprendono  le porte, degli elementi che permettono di passare attraverso un muro  e le finestre, che consentono il passaggio di luce e aria, e attraverso le quali si può osservare il mondo esterno. A tal proposito scrive Kandinsky nel suo libro punto linea superficie:

“Si può osservare la strada stando dietro il vetro della finestra: i rumori ne vengono attutiti, i movimenti diventano fantomatici e la strada stessa appare, attraverso il vetro trasparente, ma saldo e duro, come una entità separata, che pulsi in un “al di là”. Oppure si apre la porta: si esce dall’isolamento, ci si immerge in questa entità, vi si diventa attivi e si partecipa a questo pulsare della vita con tutti i propri sensi” (Kandinsky, Punto linea superficie)

photo by Alexandre Chambon

Ora che ti ho elencato i principali elementi che compongono un’architettura è giunto il momento di iniziare ad esplorare con occhi nuovi il mondo che ci circonda. 😉

ED ORA, FAI DA TE TE STESSO

Bene, siamo giunti alla fine di questa breve introduzione ai musei aperti 24/24, le nostre città.

Ora che conosci il modo per avere sempre accesso ad un museo in ogni momento della giornata ecco alcuni suggerimenti per goderti la visita:

Prima di uscire decidi quali posti vuoi visitare, come in un museo, alcune opere hanno un peso specifico maggiore di altre e per questo sono più affollate. Esistono molte opere (architetture) meno note ma non per questo meno valide.

Quando si parla di architettura, esiste una struttura di fondo che ne regola i vari elementi, così come in musica esiste uno spartito (struttura) in cui all’interno sono inserite una serie di note (gli elementi primari).

Come nella musica (le note) o in pittura (punto linea e superficie) anche in architettura esistono una serie di elementi base da riconoscere ed eventualmente analizzare per comprendere un’opera; sto parlando dell’area, della piattaforma, del marcatore, focus, il muro, il tetto, i percorsi e le aperture.

E se vuoi una guida per vedere una città come la vede un architetto ma non hai voglia di spararti anni di studi universitari, non ti preoccupare, lo capisco. Tranquillo non c’è nessun problema, puoi tranquillamente rivolgerti a loro: https://www.guiding-architects.net/

Ritengo che ad oggi, la cosa più preziosa che mi ha donato la facoltà di architettura sia stato il modo in cui vedo il mondo e percepisco lo spazio. Con questo articolo ho provato a distillare i principi base per aiutarti a vedere il mondo “come un architetto”.

Un abbraccio.

Vai piano.

Mirko

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