VISUAL MERCHANDISING: 3 TECNICHE PER METTERE IL TURBO ALLA TUA CREATIVITA’

VISUAL MERCHANDISING: 3 TECNICHE PER METTERE IL TURBO ALLA TUA CREATIVITA’

Attenzione: il proseguimento nella lettura di questo articolo può aiutarti a trovare soluzioni innovative per migliorare il tuo punto vendita. Prosegui nella lettura a tuo rischio e pericolo :-).

Nel film Matrix, una delle scene divenute più celebri è quella dove al protagonista viene offerta una pillola in grado di cambiare totalmente la percezione di ciò che lo circonda.

Se non hai mai visto il film, puoi vedere la scena in questione a questo link.

In questo articolo ho in serbo per te un intero contenitore di pillole in grado di aiutarti a cambiare la prospettiva con cui affronti i problemi che riguardano l’allestimento del tuo negozio.

Non temere, non c’è nessun effetto collaterale. L’unico rischio che corri è quello di stupire i tuoi clienti.

Il super-potere generato da queste pillole è definito dagli scienziati come… Creatività.

LA CREATIVITA’ AL SERVIZIO DEL VISUAL MERCHANDISING

A differenza di quanto comunemente si crede, il visual merchandising non è una disciplina esclusivamente analitica. Richiede anche una forte componente di creatività.

La differenza tra un allestimento ben riuscito ed uno discreto è spesso segnata dall’abilità di infondere creatività in ogni momento che caratterizza il lavoro di progettazione.

Catturare l’attenzione, disporre la merce,studiare le luci, creare un’atmosfera, sono tutti passaggi fondamentali che necessitano di una forte dose di creatività.

Per un negoziante essere creativi è una necessità. Significa essere in grado di trovare soluzioni inusuali ed alternative ai problemi e le sfide che il mercato impone. Ed indovina? Le soluzioni non convenzionali catturano l’attenzione.

A differenza di quanto si crede, essere creativi non è una dote innata.

Come affermato da Kurt Hanks e Jay Parry (autori di Wake up your creative genius)

Il che è decisamente una buona notizia, specie se non ti ritieni il tipo di persona creativa.

La creatività non è un’abilità a disposizione esclusiva di pochi eletti.

Senza dubbio esistono persone più creative di altre, ma sviluppare la creatività per poterla metterla al servizio dei tuoi problemi non è affatto impossibile, anzi.

Ciò che fa una persona creativa è “aprire” la sua mente a nuovi stimoli, forzandola ad uscire dai binari degli schemi di pensiero consolidati ed abitudinari, fornendogli di fatto, nuovi stimoli.

Più spesso questo procedimento viene utilizzato, più semplice e naturale appare scorgere nuove soluzioni.

Per aiutarti a liberare la tua creatività ho raccolto una serie di tecniche utili ad aiutarti a pensare fuori dagli schemi e mettere il turbo alla tua creatività :-).

A differenza di quanto comunemente si crede, per essere creativi non è necessario avere fantasia o immaginazione.

Secondo Bruno Munari ciò che contraddistingue la creatività dalle sue sorelle “fantasia ed immaginazione” è il suo grado di concretezza.

La creatività, a differenza della fantasia o dell’immaginazione, si applica alla risoluzione di un problema o al raggiungimento di un risultato. Utilizzarla ogni volta che se ne presenta l’occasione ti aiuterà a portare il tuo lavoro (ed il tuo negozio) ad un livello superiore!

Prima di proseguire nella lettura di questo articolo ti chiedo un piccolo favore! Se pensi che qualche tuo conoscente abbia bisogno di una dose di creatività condividi questo articolo con lui!

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Proseguiamo!

3 TECNICHE PER SCATENARE LA TUA CREATIVITÀ

TECNICA NUMERO #1 DOMANDE FOLLI

Tim O’Brien, imprenditore statunitense ed editorialista, nel suo articolo riguardante la creatività, intitolato: “The Value of Foolish Question: Develop New Approaches to Problem Solving”, suggerisce cinque idee per affrontare i problemi con una nuova prospettiva:

#1 Scrivi una lista: Quando hai un problema da risolvere, scrivi d’istinto le prime cinque soluzioni che ti vengono in mente per risolvere il problema. Dopo averle scritte, scrivi il contrario delle cinque soluzioni che ti sono venute in mente. Infine analizzale. Qualcuna di quest’ultime ha senso?

#2 Chiedi ad un bambino come risolverebbe il problema. Tra tutte le soluzioni, questa è la più divertente. Non porti limiti di alcun genere, il tuo obiettivo è quello di generare una serie di soluzioni creative. E chi meglio di un bambino è in grado di fornirtele? :-).

photo by alisha smith watkins

#3 Utilizza entrambi i lati del cervello. Per prima cosa pensa alla situazione esclusivamente in termini analitici. Dopodiché analizza la stessa situazione in termini emotivi. Quale di questi due approcci ti ha fornito maggiori spunti? Per concludere, prova a prendere gli spunti di entrambi le analisi e fondili in una soluzione del tutto originale che contenga gli elementi di entrambi gli spunti generati.

#4 Intervista un gruppo di esperti. Puoi farlo in due modi. Il primo, il più semplice e costoso è quello di rivolgerti a dei consulenti. Il secondo richiede un po’ più di fantasia. Prova a intervistare un immaginario gruppo di geni della storia, provando a chiederti “come risolverebbe questo problema Isaac Newton?” oppure “Cosa farebbe Leonardo da Vinci in questa situazione?”

#5 Fingiti un consulente. Approcciati alla questione come fossi un consulente. Collega i fatti. Identifica le cause. Determina il tuo obiettivo, e studia un piano per raggiungerlo.

L’unica regola valida nel campo della creatività è che non esistono regole. Ogni soluzione può essere quella giusta, nella fase di pensiero creativo la questione più importante è non porsi alcun limite.

photo by the creative exchange

TECNICA NUMERO #2 OSSERVA-CONFRONTA-INNOVA

L’esperta statunitense di visual merchandising Judy Bell suggerisce invece un approccio basato sul confronto con gli altri negozi concorrenti, con un occhio di riguardo rispetto a ciò che offre la concorrenza. La regola è innovare migliorando. Il processo che propone è articolato in 3 step:

Osserva: il primo passo consiste nell’osservare gli altri negozi. Se i loro allestimenti funzionano, puoi utilizzarli come punto di partenza. Come capire quali allestimenti funzionano? osserva i loro clienti e vedi le reazioni di fronte alle vetrine di questi negozi. Così facendo puoi vedere quali vetrine vengono ignorate e quali catturano l’attenzione.

Confronta: il secondo step per pensare fuori dagli schemi consiste nel comparare. Una volta che hai un’idea della tua concorrenza, sei pronto per confrontarla con la tua presentazione. Prova a paragonare l’ingresso dei tuoi concorrenti con il tuo, le loro vetrine alle tue.

Innova: forte delle osservazioni e degli spunti che tratto dai vari negozi, dovresti essere in grado di svolgere un’analisi dei punti di forza e delle debolezze dei vari allestimenti che hai visto. Confrontali con il tuo. Parti da ciò che funziona, ed aggiungici i tuoi spunti. Creerai qualcosa di unico.

TECNICA NUMERO # 3 IL METODO SCAMPER

Per concludere, puoi provare il metodo SCAMPER, acronimo di (Substitute – Combine – Adapt – Modify, Minify, Magnify – Put to other use- Eliminate – Reverse or Rearrange).

Questo metodo suggerisce una serie di “forzature” che puoi provare ad applicare per rendere unici i tuoi allestimenti.

Subsitute (sostituisci). Sostituire un elemento con un altro dà luogo a nuove idee. Può trattarsi per esempio, di mettere delle pizze (finte!) al posto delle ruote di una macchina.

Combine (combina). Quando due elementi presentano dei punti di contatto possono essere combinati tra loro, per dar vita a qualcosa di unico. Qualsiasi tipo di vetrina può rapidamente cambiare aspetto grazie al natale o ad un allestimento di san valentino.

Adapt (adatta). Se hai una serie di scarpe da tennis (o qualsiasi merce riccamente colorata) puoi esaltare questa caratterista mediante l’accostamento di pennelli e tempere intorno ai tuoi prodotti. Così facendo li “adatti” alla caratteristica principale degli articoli esposti.

Modify, Minify, Magnify (Modifica, minimizza, ingrandisci). Prova a pensare ad una palla da tennis grossa come un meteorite. Giocare con le proprietà standard degli oggetti è un ottimo modo per trovare soluzioni alternative ed originali.

Put to other use (utilizzi diversi). Una scarpa che viene utilizzata come un telefonino, pennarelli come posate del sushi, prova a prendere un oggetto ed immagina in quali altri modi può essere utilizzato.

Elimina (elimina). Arriva un punto in cui è bene fermarsi. Quando hai trovato un’idea originale, estremizzarla fino ad arrivare all’esagerazione rischia di essere controproducente. Prova a togliere un elemento e chiediti se il messaggio o l’idea che vuoi comunicare sono ugualmente chiari. Se lo sono, eliminalo, significa che quell’elemento non è necessario ed il rischio è solamente quello di aumentare la confusione o indebolire il tuo messaggio.

Reverse or Rearrange (inverti o riorganizza). Invertire luoghi comuni può originare spunti interessanti. In questo caso si tratta di ribaltare le convenzioni comuni. Aquile che nuotano o tartarughe che volano, nulla è vietato. Prova a ribaltare le convenzioni.

ED ORA, FAI DA TE TE STESSO.

Ci siamo! Siamo giunti alla fine: Grazie a questo articolo:

Sei consapevole che la creatività sia un’abilità che puoi sviluppare, e non un dono divino

Sei in grado di scatenare la tua creatività grazie alle tecniche che ti ho mostrato.

Fai volare immediatamente le tue vendite grazie al Visual Merchandising!

Per ora è tutto.

A presto.

Un Abbraccio.

Mirko

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Mirko Sblendorio

Mirko Sblendorio

Forse sono un equilibrista. Fin da piccolo, grazie alla lettura ho assaporato il piacere dell’immaginazione ed il potere della fantasia. Se è vero che "penso dunque sono", la domanda che mi pongo spesso è dove sono quando leggo, penso o progetto? Credo di essere in bilico, tra il momento presente e quello che invece voglio diventi il prossimo.

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